da www.unconventionalwine.com
OASI DI MASTARONE
Fiera di Faenza, Back to the Wine, ore 15. Ho ancora mezz’ora di tempo e, poi, devo andar via. Lascio uno stand abruzzese e mi avvio verso l’area ristorazione. Sento una voce che mi chiama: “Scusi, sono Jennifer, della cantina Il Vino e Le Rose, vuole assaggiare i nostri vini?” Guardo di nuovo l’orologio, sono incerto per via dell’orario ma accetto. Con il senno di poi, non avrei mai potuto fare scelta migliore. Al banchetto c’è Massimiliano, che mi accoglie sorridende e comincia a spiegarmi la sua filosofia in fatto di vino.
Nel 2017, Massimiliano insieme ad altri 2 soci, Felicia e Stefano decide di lanciarsi in una nuova avventura. Ognuno ha un background differente ma il sogno in comune di coltivare uva e fare vino. Aprono, così, Oasi di Mastarone, un agriturismo rurale e, contemporaneamente, prendono in affitto pochi ettari di vigneto. L’idea è quella di coltivare i terreni nel rispetto della natura che li ospita. In cantina il discorso non è diverso, solo fermentazioni spontanee e nessuno spazio ad enzimi ed additivi, a parte un uso minimo di solforosa. Le varietà coltivate sono quattro: Cortese, Timorasso, Dolcetto e Barbera. Oltre a ció, si aggiunge il Nebbiolo coltivato in circa mezzo ettaro, in regime biologico, nel cuore delle Langhe. Dagli assaggi, devo dire che il risultato è sorprendente. Vini che restituiscono dignità ad un territorio e che esprimono nel bicchiere tutti i profumi e gli aromi tipici della zona.
Scopriamoli tutti!
LA FATTORIA DI ATHENA 2018. Cortese 70%, Timorasso 30%. Al naso esplode con profumi intensi e puliti. Camomilla, pesca, susina ed erbe aromatiche. In bocca è diretto e la beva è sostenuta da una buona acidità.
ARGO 2018. Timorasso 100%. Macerazione sulle bucce per circa 5 gg. Di colore giallo dorato tendente all’ambrato. Si esprime su note di miele millefiori, fiori bianchi appassiti, frutta secca e timo. In bocca è avvolgente ma con una freschezza che lo conserverà nel tempo. Sinceramente, sono rimasto colpito da questo vino così diverso dagli altri Timorasso assaggiati finora e così incline alla beva, con profumi che rimandano, chiudendo gli occhi, a panorami dei colli Tortonesi. Un vero vino di territorio. Peccato non averne comprate un paio di bottiglie!
CU SAPI 2018, Dolcetto DOC Colli Tortonesi. Rosso rubino con riflessi violacei. Si esprime su note erbacee, di viola mammola e amarena. Di medio corpo e vivace, soddisfa una beva facile e veloce. Perfetto a tutto pasto.
BACCANALE 2018. Barbera e Nebbiolo in un connubio perfetto. Note di ciliegia, prugna e spezie dolci. Dopo qualche olfazione il bouquet si arricchisce con profumi terziari di cioccolato e tabacco. In bocca il vino è scorrevole e persistente.
ORIUNDO 2018, Barbera DOC colli Tortonesi. Di colore rosso rubino che vira verso il granato. Al naso sprigiona intensi profumi di rosa rossa, ribes, lampone e sottobosco. Il sorso è austero, caldo e sapido con tannini evidenti ma mai fastidiosi. Un altro vino che esprime perfettamente il territorio di provenienza.
AMORE E PSICHE 2017. Nebbiolo 100%. Come già detto, le uve provengono da un piccolo appezzamento nelle Langhe con viti di circa 50 anni. Il nome del vino è stato scelto per interpretare il percorso vitivinicolo dell’azienda. Così come dall’unione di Amore e Psiche nacque una figlia chiamata Voluttà, allo stesso modo dall’amore di questi vignaioli per le loro vigne senza tempo, nasce un vino destinato a dare piacere a chi lo beve.
Di colore rosso rubino con riflessi aranciati. Il ventaglio di profumi spazia dalla primula a piccoli frutti di bosco, fino ad arrivare a note speziate e tostate. In bocca è caldo, setoso e con tannini abbastanza levigati.
Come detto in apertura articolo, mai scelta fu migliore, in quanto si è rivelata una piacevole scoperta di una realtà che non conoscevo ma che mi ha regalato, tramite i vini, emozioni profonde. Complimenti davvero e grazie ancora, Massimiliano e Jennifer, per avermi introdotto con disponibilità e cortesia all’interno del vostro bel mondo.